Su piccoli tavoli in legno, nei pressi del centro storico di Mantova, serviamo i piatti della tradizione culinaria virgiliana su semplici tovagliette di carta: dal classico sorbir d’agnoli allo stracotto di cavallo fatto come una volta, fino ai dolci tipici, come la celebre sbrisolona. L’ambiente è rustico e accogliente, arredato in maniera sobria.
Quadri astratti alle pareti e un antico affresco creano un piacevole contrasto di stili.
La storia
della nostra Osteria
L’Osteria ai Ranari nasce nel lontano 1866 (documenti notarili ne dimostrano la destinazione d’uso) come Osteria delle Rane, forse per la forte presenza di numero di anfibi nel vicino Porto Catena (porto di primaria importanza usato per l’approdo delle barche per il trasporto di mercanzie in città); forse per la frequentazione di pescatori di rane, forse per la specialità culinaria di rane fritte o forse per la pratica del gioco della rana che consisteva nel gettare biglie di ferro dentro la bocca di una grossa rana di metallo. Dal 1917 l’Osteria viene gestita da Antonio Vicari con la moglie Erminia e da qui la gestione viene tramandata di generazione in generazione per una settantina d’anni.
Il vino servito nelle caraffe e pinte viene prodotto da Antonio e gli avventori (lavandaie, facchini, marinai d’acqua dolce, barcaioli studenti e soldati in tempo di guerra) si ritrovano per gustare “fuiade”, trippe, pesce fritto, stracotto e fagioli. Ad Antonio segue la figlia Virginia con l’aiuto del marito Cornelio, la quale riceve il premio con medaglia d’oro nel 1959 dalla Camera di Commercio per i 50 anni di gestione del locale.
Virginia trasmette i segreti della buona cucina alle figlie gemelle Erminia e Lucia Pagliani, chiamate dai frequentatori “Ranine”, le quali resteranno a deliziare i palati dei clienti fino al 1986. In quell’anno subentrano i coniugi Gardini continuando a cucinare “alla mantovana”. Nel 2006 l’attività viene ceduta a Giuseppe Maddalena in società con Clara Manzini, Matteo Alfonsi e succ. Simone Grandi.
L’Osteria continua, nel rispetto della tradizione mantovana, con Antonella Maddalena sorella di Giuseppe (già cuoca dell’osteria dal 2006) in società con Stefania Venezia. Cosa ritroviamo nei piatti? Tortelli di zucca, sorbir d’agnoli, risotto alla pilota, stracotto, trippe, luccio in salsa e l’immancabile sbrisolona. Nell’arredamento, ancora molto caratteristico restano un paio di tavoli originali e la “vinera”, scaffale in legno massiccio sul quale facevano mostra le caraffe e i vini casalini.